
Non è un segreto, tutti quanti vorremmo riuscire ad arrivare a fine mese, risparmiando sempre di più. Ma riuscendo a mettere dentro, non solo le spese importanti e obbligatorie, ma anche quelle che ci fa piacere fare. E per questo motivo, esiste ma tecnica del barattolo, che forse in pochi conoscono.
Come funzione il metodo del barattolo?
Il metodo del barattolo prevede di potere dividere il denaro in diverse categorie. Per cui, invece di versare il conto finale, in un solo posto, ad inizio mese, cercare di fare una ripartizione. E quindi, analizzare le varie spese, e cercare di dividere quello che si ha, in base alle cose che servono.

E’ un sistema che può tornare davvero utile, specialmente se si tiene conto del periodo storico che stiamo vivendo, sempre di più vittime di una inflazione galoppante, a cui si aggiungono le spese quotidiane. Quindi, avere un sistema che ci permette di dividere i soldi, e capire come gestirli, è sempre utile.
Si tratta di un vero segreto o per meglio dire di un trucco, che alcuni già conoscono e che ha radici antiche. Ovviamente, partendo sempre dal presupposto, che la divisione e la gestione del denaro, varia a secondo di quello che si guadagna. Per cui, fare i confronti non è davvero necessario.
Sistema dei barattoli: chi lo ha inventato
Harv Eker, è lui la persona che ha studiato e poi portato in scena la tecnica dei barattoli. E’ un imprenditore e speaker canadese, motivazionale. Ha scritto anche tanti libri, in cui ha parlato delle sue tecniche, spiegando i metodi di comportamento, che portano allo sviluppo della ricchezza. Nello specifico, dentro ai libri,

non fa altro che elencare i giusti atteggiamenti, che tutti quanti dovremmo avere, e che portano alla ricchezza. La teoria, di questo scrittore, si basa su un modello finanziario, che solo le persone, che vogliono fare dei sacrifici, per potere risparmiare, possono cercare di portare avanti. Solo loro ci possono davvero riuscire.
Erker, non fa altro che insegnare come gestire il denaro, per potere raggiungere la libertà finanziaria. Secondo l’autore, se una persona, è capace di raggiungere la sua libertà finanziaria, e quindi gestire anche piccoli importi, come ad esempio 1000 euro, allora può anche gestire delle cifre maggiori. In caso contrario, no.
Il sistema dei sei barattoli
Barattolo delle necessità: è dedicato alle spese che non si possono evitare. Spesa per la casa, affitto, bollette, benzina. E in alcuni casi, anche l’IVA, il commercialista, le tasse e le varie imposte. Insomma, tutte le cose, che a secondo del lavoro che si fa, si devono pagare per forza di cose.

Barattolo delle emergenze: è quello in cui mettere i soldi per le spese improvvise. O per le spese a lungo termine: come delle multe, o pagare la scuola per i figli. E cose del genere, la visita dal dottore per un controllo. O anche la rata della macchina, e cose che possono capitare.
Barattolo per formazione e cultura: soldi che servono per la crescita personale. Che possono anche essere spese ridotte, come: frequentare un corso, leggere dei libri, leggere le notizie, trovare dei contenuti sul web. Insomma cose, che per lo studio o per il lavoro, sono sempre importanti da avere sotto mano.
E poi ancora
Barattolo per gli investimenti: è come una riserva di denaro, che non deve essere speso, ma che serve per dei nuovi investimenti. O anche, per la creazione di entrate passive. Insomma, cose che possono essere considerate degli investimenti, e che possono anche aumentare le entrare di ognuno di noi. E non solo.

Barattolo del divertimento: è da dedicare a tutte le spese che servono per il divertimento e per il buon umore. Magari cene, aperitivi, discoteca. Ma anche cinema, mare, montagna. Insomma cose, che ci possono distrarre, e ci possono anche allontanare dalla routine quotidiana, di ogni giorno. Da non dimenticare, mai. Una pausa serve.
Barattolo della generosità: sono i soldi che si può decidere di dare in beneficenza. O anche al volontariato. A prescindere da quelle che sono le proprie entrate, anche dare: la mancia al cameriere o aiutare qualcuno, è un gesto che può servire e che può sempre fare sentire meglio, chi lo fa.